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Il progetto di riqualificazione dell’area e del riuso degli stabili delle cave di Arzo, promosso dal Patriziato di Arzo, ha avuto un processo di gestazione lungo e complesso, ciò che è stato realizzato è il frutto di numerose discussioni e del continuo ripensamento e aggiustamento delle idee iniziali.
Nel quartiere di Arzo, è presente una breccia sedimentaria comunemente chiamata Marmo di Arzo. L’inizio dell’attività estrattiva di questa pietra utilizzata in tutta Europa, risale al 1300. Dopo 6 generazioni la ditta Rossi & Ci. ha chiuso i battenti nel 2009 e gli stabili sono stati acquistati nel 2011 dal Patriziato di Arzo, con l’intento di riqualificare l’intera zona e riprendere l’attività estrattiva.