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Questi luoghi rappresentano le diverse condizioni in cui un spazio, pur essendo abitato, vissuto o antropizzato, risulta comunque come “privo di vita”. Sono spazi che lasciano un vuoto; un vuoto spirituale determinato da fattori incontrollabili o forse no, e che provocano quasi un senso di solitudine. Sono luoghi quasi immaginari, a cavallo tra la realtà e la finzione, luoghi in attesa, in sospensione tra la vita e la morte.
La Natura certamente cambia le cose e provoca cambiamenti radicali, ma perchè l’uomo spesso elabora e modella spazi che sembrano già creare il vuoto?